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M300H, la potenza di CESAB si fa anche idrostatica

idrostatico

E’ stato presentato al pubblico a Stoccarda, in occasione del LogiMAT 2019, M300H, il nuovo carrello elevatore idrostatico di CESAB ideato per una movimentazione potente e precisa

 

M300H si aggiunge alla gamma di muletti endotermici CESAB, composta da una serie di carrelli con potenti motori ad alimentazione diesel e GPL e portate da 1,5 fino a 3,5 tonnellate.

Cuore del nuovo modello è l’assale idrostatico sviluppato internamente con componenti Bosch-Rexroth.

Perché scegliere il muletto idrostatico? Quali sono i vantaggi?

Innanzitutto, la praticità di utilizzo: i mezzi costruiti con questa tecnologia sono maneggevoli e precisi, con un cambio rapido della direzione di guida che permette la massima produttività. Le funzionalità di guida e sollevamento sono indipendenti l’una dall’altra, fornendo così al mulettista un controllo completo sul mezzo. A questo, si unisce la frenata automatica quando il piede viene sollevato dall’acceleratore, che garantisce all’operatore una facile manovrabilità.

Il CESAB M300H offre un azionamento più semplice e controllato sulle rampe per una maggiore sicurezza e la possibilità di preimpostare i parametri di pre-stazione; si tratta di parametri esclusivi di CESAB, concepiti per consentire agli operatori di adattare le prestazioni del carrello all’ambiente di lavoro e alle proprie capacità di guida.

Impostazioni

Una leva sul cruscotto permette di scegliere tra 3 differenti impostazioni che, attraverso il pedale dell’acceleratore, agiscono sulla frenata e accelerazione automatica:

S-smooth: con questa regolazione, il muletto accelera e frena in maniera “gentile”;

P-medium: se si opta per questa scelta, si avrà un mezzo che reagisce in maniera più decisa;

H-hard: in questo caso il carrello offre la massima performance, pur mante-nendo una produttività adeguata.

Ergonomia, comfort di guida, sicurezza e durabilità nel tempo sono garantiti dal fatto che il CESAB M300H nasca dalla comprovata esperienza del M300, da cui prende in prestito la consolidata versione del convertitore di coppia:

  • mini leve o joystick idraulici per una movimentazione precisa del carico con il minimo sforzo;
  • esclusivi montanti IMD (Intelligent Mast Design) garantiscono una visibilità ottimale in ogni circostanza;
  • sedile confortevole e regolabile in peso;

ISD -Intelligent Stability Design- per la sicurezza attiva

La serie M300H include anche il nuovo Design Intelligent Stability di CESAB, un pacchetto di funzionalità attive e innovative create per migliorare la sicurezza sul lavoro e aumentare la produttività:

  • controllo attivo del montante;
  • inclinazione automatica di 0°; un pulsante sulla leva di brandeggio consente al mulettista di porre facilmente il montante in una posizione perfettamente orizzontale;
  • il controllo dell’angolo di inclinazione anteriore limita, se necessario, l’inclinazione in avanti a seconda del peso del carico e dell’altezza di sollevamento;
  •  il controllo della velocità di inclinazione posteriore limita la velocità, adeguandola all’altezza di sollevamento;
  • l’interblocco Key-Lift blocca tutte le funzioni idrauliche quando l’interruttore è spento;
  • stabilizzatore dell’asse posteriore: a seconda della velocità e dell’angolo di sterzata, il perno dell’asse posteriore può essere bloccato da un cilindro per assicurare stabilità laterale;
  • la sincronizzazione del volante assicurerà che la manopola dello sterzo si trovi sempre nello stesso punto; il conducente conosce esattamente la posizione del volante all’avvio.

 

CESAB, acronimo di Carrellificio Emiliano S.p.A. Bologna- Material Handling Europe, nasce nel capoluogo emiliano nel 1942, quando inizia con la produzione destinata alle ferrovie e alla movimentazione merci. Nel 1951 viene lanciato sul mercato il primo muletto elettrico, mentre bisogna aspettare tre anni per vedere in produzione il primo muletto diesel. Attualmente la società mantiene la sede principale a Bologna, mentre il marketing support si trova in Belgio, a Bruxelles.

 Trovi quest’articolo su Muletti Dappertutto n.2/2019. Non vuoi perderti più un numero? Abbonati!